martedì 20 maggio 2014

Nel limbo, senza nebbia

Due mesi di silenzio assoluto sul blog e di meno parole pronunciate anche nelle mie giornate. La chiacchierona che se ne sta in silenzio impensierisce sempre.
Cosa avrà?
E me lo chiedo anche io.
Nessuna risposta convincente, finora.

Però non è una novità: sto in modalità “sono inguaiata”.
Quando parlo meno, quando mi rinchiudo a riccio, significa che sto cercando di sbrogliare un nodo venuto al pettine e che ne parlerò solo quando avrò risolto e che faccio tutto da sola, non ho bisogno di nessuno, mi arrangio,e se devo morire nell’impresa, morirò sola e fiera.

martedì 18 marzo 2014

Luoghi comuni sulla Sindrome di Down #losguardodeglialtri

Qualcuno mi ha chiesto il perché del mio timore nel conoscere il significato degli sguardi, muti, che riceviamo per strada e mi sono resa conto che, ai più, non è evidente il livello di ignoranza sulla Sindrome di Down della ggggente e il fastidio (e la sofferenza) che provocano alcune frasi. 
Perché, a volte, quando gli sguardi trovano le parole, questo è il risultato.

Dico: “Ma Killò è così un bel bambino che non sembra neanche down”. 
Penso: siccome SI SA che i down sono tutti brutti, se questo è bello, non è down.

Dico: “Ma forse ce l’ha leggera, la sindrome?” 
Penso: siccome le persone con sdd hanno tutte un gravissimo ritardo, SI SA, davanti ad un bambino vivace e intelligente che ha la sindrome, non metto in dubbio ciò che penso di sapere, ma considero lui un genio. 

Dico, con grande stupore: “Ma è incredibile, ma capisce tutto???????”
Penso: ..... (Fate voi, io sono pigra)

sabato 15 marzo 2014

Let's knock that wall down #WDSD2014 #losguardodeglialtri


This morning, as soon as I woke up, I watched the video on the Coordown site, for the #dearFutureMom2014 campaign and, even though I was very touched by it, I am happy.
It’s a lovely day today, because it seemed as if that video was talking to me, telling me phrases that I didn’t know I needed, yet I am here with tears on my face and I feel better.
People with Down syndrome can be happy, Dear Mum, don’t be afraid.

You can watch that video here or try from this link link qui (activate the Italian sub-titles).  I want to make my contribution too, in my own way, with a story with a lot of words, a lot of emotion, with a bit of my life (and you can do the same if you want to).  Let’s start.

venerdì 14 marzo 2014

Giù il muro #losguardodeglialtri

Io e Killò

Stamattina, appena sveglia, ho guardato il video del Coordown, per la campagna #dearFutureMom 2014, e, anche se mi sono commossa parecchio, sono felice.
E' una bella giornata, oggi, perché quel video sembrava parlasse a me, dicendomi frasi di cui non sapevo di avere bisogno, eppure sono qua con due lacrime e mi sento rincuorata.
Le persone con Sindrome di Down possono essere felici. Cara mamma, non aver paura.



Quel video lo trovate qui sopra oppure provate da questo link.(attivatevi i sottotitoli in italiano!)
Voglio anche io contribuire, a modo mio, con un racconto di tante parole, di tante emozioni, con un pezzetto della mia vita (e poi potrete farlo anche voi, se vorrete).  Iniziamo.

mercoledì 5 marzo 2014

Tutti i giorni (il genio del male)



Li aspettiamo, con la cena pronta e i piatti già in tavola.
Un attimo di perfetto silenzio, rotto dalle due voci maschili della casa, che sopraggiungono dal bagno.
“Dai, veloce, facciamo pipì e laviamo le mani”.
“No, non ne ho voglia”.
Silenzio.
“Non le lavo mai più”.

lunedì 24 febbraio 2014

Mi dissocio e mi sdegno

Venerdì scorso sono stata mio malgrado coinvolta in una spiacevole vicenda che chi mi segue anche su Facebook (link) già conosce, visto la bagarre che ha suscitato.
La riassumerò qui, nella speranza di chiudere questo triste capitolo; non è mio desiderio alimentare polemiche, ma difendere ciò in cui credo.

Venerdì, per caso, noto una foto di Killò all'interno di un brutto collage, usato come apertura del post: “3 cose che la Littizzetto non sa su Bimbi Down e Nutella” di Vito Kahlun. 
L'ho letto e mi sono arrabbiata: oltre al danno di aver utilizzato una foto coperta da diritto d'autore, peraltro di un minore e senza che io abbia firmato alcuna liberatoria, la beffa di vederla pubblicata a contorno di contenuti spregevoli.

venerdì 21 febbraio 2014

Ho perso la fede

Lo scorso week end ho fatto cose strane, molto inusuali per me.
Non sono andata in mari lontani, ne in cinema o teatri vicini, né ho dormito dieci ore di seguito, ma più prosaicamente, ho rovistato nelle immondizie, peraltro a mani nude.
Quando improvvisamente ti colpisce l’illuminazione, mica hai tempo di indossare guanti di gomma! Io mi sono lanciata nel bidone della carta, certa che avrei risolto il problema e ho palpato con perizia ogni fazzoletto usato e accartocciato e poi, ebbra di tante emozioni, mi sono tuffata nel bidone dell’indifferenziata. 
Sempre a mani nude.
Ho un sacco di coraggio e un certo stomaco, quando serve, comunque non c’era.

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